“La fotografia è l’essenza di una astrazione mentale
perché porta in due dimensioni quello che nella realtà è,
forse,
in tre dimensioni.
E nell’istante stesso dello scatto non esiste più
perché il tempo è trascorso annullando di fatto la realtà.”
Quale realtà?
Le mie fotografie non sono frutto del desiderio di emulare altri autori.
Le mie fotografie sono l’espressione di Lu.
Di quello che vede e che “sente“,
di quello che intuisce osservando una persona, una scena.
Degli autori ben più celebri di Lu,
Lu ha in comune solo un pensiero espresso dall’americano Ansel Adams.
Ossia:
“la cosa più importante è dodici centimetri dietro la macchina fotografica.”
Infine, certi tagli radenti di luce sia nei ritratti che altrove
sono il mio modo di vedere la luce.
Che poi coincida con le luci di Caravaggio,
come qualcuno osserva,
mi fa piacere.
My Vision’S Beauty?
Quante fotografie ho preso in un anno.
Non so se c’è stata una evoluzione nel senso di un miglioramento,
spero di sì.
Ogni tanto visto il numero di scatti,
mi sovviene il pensiero che potrebbe essere considerato l’arrivo al traguardo. Quel traguardo oltre il quale nessuno può andare.
Pensierino di oggi (?), ora durante la composizione di questo paragrafo.
Sono quasi le otto di sera, qua fuori piove, pioviccica.
Per un meteoropatico come me sarebbe il tempo incline ai rosari del portuale.
Invece l’aria è leggera, serena.
Forse perché non sono ai domiciliari.
Già.
Sì, proprio per quello.
Settembre 2025.
Ooops… dimenticavo.
Pigiando il ditino nell’angolo in alto a destra della fotografia in pagina, compare un piccolo quadratino tratteggiato,
così ESSA, la foto,
si ingrandisce fino a tutto schermo per una miglior visione…












I’m always in job trip, when…
when I come back in rome…
this preview will change.

companionship
indimenticabile, vorrei essere fermo nel tempo da quelle parti vostre
